«Non si abbandona la battaglia.»

Lone Survivor è un film del 2014 diretto da Peter Berg (“Battleship”; “Hancock”): l’unico, fino ad ora, che il regista statunitense ha avuto modo anche di scrivere e produrre. Tratto da un’incredibile storia vera, il film racconta la disavventura di quattro militari mandati in missione in territorio Afghano che si trovano costretti a combattere in territori ostili e con un notevole numero di nemici.
Protagonista della pellicola è Mark Wahlberg (“Ted”; “Transformers 4”) che interpreta il sottoufficiale Marcus Luttrell. Per l’attore non è il primo film con il regista statunitense. Grazie a questo film, Wahlberg viene premiato ai Teen Choice Award come migliore attore d’azione (nello stesso anno di uscita del film). Oltre ad esso troviamo un altro dei “fedelissimi” di Berg, ovvero Taylor Kitsch, che nel film interpreta il tenente Mike Murphy. I due hanno lavorato a “Battleship” due anni prima, nel 2014. A completare il quadro degli “eroi” abbiamo Emile Hirsch, che nel film interpreta il sottoufficiale Danny Dietz, e Ben Foster, che interpreta il sottoufficiale Matt ‘Axe’ Axelson. I quattro soldati si conoscono molto bene tra di loro: ognuno conosce la vita privata dell’altro e insieme hanno già effettuato diverse missioni. A dirigere le operazioni della base militare abbiamo Eric Bana, nel film è il Comandante Erik Kristensen, “special guest” del film.
Operazione “Red Wings”: individuare il bersaglio fra le montagne della regione “Hindu Kush” ed eliminarlo. Questa è il nome e l’obbiettivo della missione ove sono stati inviati Marcus, Mike, Danny e Axe; una missione giudicata più difficile circa il territorio da affrontare che l’obbiettivo stesso. Una volta giunti a destinazione, senza alcuna sbavatura o sorpresa, i quattro soldati raggiungono un punto elevato per individuare il bersaglio, ma si rendono subito conto che il numero di soldati nemici (talebani) presenti è più alto del previsto. Inoltre, non hanno modo di stabilire un segnale radio con il commando, per comunicarlo, per via delle montagne che ne impediscono il segnale. Mantenendo un occhio al villaggio dove hanno individuato Shah (obbiettivo della missione), i soldati decidono di effettuare una pausa per recuperare le energie spese per giungere a destinazione e pianificare la mossa successiva. In quella quiete montana è il suono di alcune capre al pascolo a svegliarli e la vista di 3 uomini ad allertarli che rendono inevitabile il contatto. Sarà la decisione presa da Mike Murphy in merito all’accaduto a cambiare per sempre le sorti della missione e della storia.
Lone Survivor è quella storia vera che fa bene agli americani e che gli eleva eroicamente. Vi sono piccole parentesi che, nel corso del film, Berg apre dimostrando i numerosi difetti che ci sono stati in quella guerra ma, in ogni caso, non si sofferma più di tanto e mantiene, con successo, il film in una vera drammatica storia di eroismo. Nonostante il frastuono che generano le armi durante i vari scontri a fuoco, Lone Survivor non è una pellicola con “costante cadenza di fuoco” ma si prende delle pause narrative per “spezzare”, appunto, questa cadenza. Grazie a panorami mozzafiato, ad una motivazionale colonna sonora e a riprese d’azione da citare nei libri di storia per la loro epicità, il film risulta godibile anche per coloro che non amano i war-movie.